Fra aperture e ri-aperture a Torino: 3 luoghi dove stare bene

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Aperture e ri-aperture a Torino.

Sono giorni di grande attivismo per la ristorazione torinese. Dopo molti mesi si torna ai fornelli, in sala e si inizia nuovamente a sperimentare.

Oggi parliamo di due ri-aperture di indirizzi molto conosciuti dai gourmand torinesi e di una nuova avventura imprenditoriale.

Ma sono veramente tante le nuove iniziative (vi parleremo presto di Cipo’s Food) o il ri-orientamento di attività “storiche” (su tutte Gastronomia Scannabue e Gastronomia Da Giovanni).

Ma procediamo con ordine per non perdere il filo. Dal ritorno di Davide Scabin alle nuove aperture stiamo facendo una cronaca quasi giornaliera delle novità di mercato.

Così com’è: una nuova gastronomia in città

Nasce un nuovo bistrot gastronomia, “Così com’è”, dall’amore per il buon cibo e la passione per la cucina. Il locale va oltre la gastronomia tradizionale, un progetto dalla visione contemporanea, dove la tradizione piemontese si mescola all’innovazione.

Dalla passione, la ricerca e l’esperienza di Gregorio Cavallaro, sommelier e appassionato di cucina prende vita un posto nuovo, aperto dalla colazione
all’aperitivo. Lo chef Lorenzo Andreazzoli, crea piatti della tradizione rivisitandoli.

Una cucina semplice ed innovativa dal gusto contemporaneo, un mix di sapori, profumi e culture. Il risultato è una proposta gastronomica unica nel suo genere.
Claudia Pignatale (Secondome gallery), firma il progetto di interni del locale rispecchiando lo stesso principio.

L’offerta della gastronomia-bistrot spazia da deliziosi antipasti, primi e secondi piatti, contorni e dolci di pasticceria.

Offre alla clientela torinese e ai turisti che visitano la città, quel gusto unico della tradizione della cucina piemontese: formaggi di caseifici piemontesi, salumi di alta qualità, pasta fresca di produzione propria.

La vendita di pane di produzione di Luca Scarcella, uno dei migliori panificatori di Torino.

La ricca proposta della caffetteria, operativa dalle 7,30, per colazioni con brioche, torte, panini e tramezzini; plumcake, biscotteria secca, focacce e pizze in teglia di produzione propria, per le quali vengono usate materie prime selezionate.

Farine, creme spalmabili, cioccolati ricercati.

La proposta del pranzo vuole far riscoprire il gusto unico del bistrot, una cucina moderna, curata, con grande ricerca nella materia prima; insieme a verdure di stagione, pesce fresco e carni di provenienza piemontese. Dal banco della gastronomia al piatto.

Così Com’è, via dei Mille 32/F, Torino.

EraGoffi: una serra aeroponica

Il 4 giugno ha riaperto EraGoffi, il locale torinese guidato dallo chef Lorenzo Careggio, che si trova in corso Casale, a due passi dal fiume Po.

E, alla riapertura, la semplice cucina genuina dell’allievo di Niko Romito si arricchisce di nuovi spunti, approfondisce tecniche e sperimentazioni e porta in tavola un menù pronto a segnare un nuovo corso nella vita di questo ristorante.

La prima grande novità si chiama frollatura ed è legata, caso raro in Italia, al pesce di acqua dolce.

La frollatura (ossia maturazione) del pesce è una tecnica portata avanti dall’australiano Josh Niland che ne ha letteralmente capovolto il consumo attraverso una conservazione simile a quella della carne.

“In questi mesi – spiega Careggio, che propone dall’apertura di EraGoffi esclusivamente pesce di acqua dolce proveniente dall’allevamento piemontese di Agritruttaabbiamo lavorato nel ricercare il momento di maturazione giusto per esaltare in modo perfetto il gusto del pesce“.

La nuova stagione di EraGoffi vede anche l’introduzione di conserve (fiori di sambuco in agrodolce, ciliegie in carpione, capperi di aglio orsino sott’olio) e di prodotti fermentati come il sedano rapa o le albicocche per poter avere più gusti da proporre durante tutto il corso dell’anno.

E per siglare ancor di più la passione dello chef per la natura è stata installata nel cortile di EraGoffi, in collaborazione con la torinese Agricooltur, una serra aeroponica urbana all’interno di un conteiner dove sono coltivate erbe aromatiche e micro ortaggi.

In sala, come sempre, accoglieranno i clienti il direttore Andrea Proietti (25 anni)  e la sommelier Mary Vozza (26 anni).

EraGoffi è stato inaugurato il 23 ottobre del 2018 da Alberto Fele, Lorenzo Careggio e Marco Pandoli e il locale, oltre a essere stato inserito nelle principali guide nazionali del settore e segnalato per la prima volta nell’edizione della Guida Michelin 2021, è diventato in questi anni uno dei più apprezzati luoghi del gusto cittadini.

I soci torinesi, a cui si è aggiunto nel 2021 Luca Briccarello, hanno anche aperto CasaGoffi (viale Michelotti 52/c), lo spazio del cortile e dell’originaria tettoia di Goffi Del Lauro affacciata sul lungo Po Michelotti in cui, da giugno a settembre, si può godere la bella stagione e la pace del luogo all’aperto con pranzi e cene più informali.

EraGoffi  si trova in corso Casale 117 a Torino (Tel. 011.427.34.50 – 389.666.72.93). L’apertura è dal martedì al sabato con orario 19.30 – 22.30, chiuso domenica e lunedì. Per maggiori informazioni: www.eragoffi.it

Carignano POP: la ripartenza popolare di Fabrizio Tesse

Carlo&Camillo, lo storico bistrot e contraltare dell’anima stellata del ristorante Carignano, oggi nel dehors esterno dell’Hotel Sitea a Torino, riapre con una
nuova formula, Il Carignano POP.

Questo “Locale Storico d’Italia” dal gusto classico, a tratti raffinato, di Carlo Alberto di Savoia, si unisce alla passione per la buona cucina verace del Conte Camillo Benso.

In carta piatti della tradizione come la carne cruda di fassona, il vitello tonnato, l’agnolotto gobbo piemontese al sugo d’arrosto e il carpione di Grissinopoli di vitella piemontese, si arricchisce dello sfarzo e alta cucina dei principi di Carignano, con una proposta giornaliera del ristorante stellato Il Carignano.

A guidare la nuova offerta gastronomica lo chef Fabrizio Tesse.
“Da vero artigiano della cucina vorrei trasmettere sapori riconosciuti, che tutti noi abbiamo nella nostra memoria, partendo dalla selezione delle materie prime, proposte però in una nuova veste e diversi abbinamenti” racconta lo chef Tesse.

“Dopo il restyling di Carlo e Camillo Bistrot anche la proposta enologica diventa pop aggiungendo alla ricercata carta dei vini una selezione di etichette naturali dedicate ad un pubblico più attento e più esigente” racconta il sommelier Nicola Matinata.

Ma Carlo&Camillo, ovvero Il Carignano POP, per questa felice commistione di ambienti, si rinnova anche nella veste: boiserie nere e inserti dorati, a ricordare l’eleganza sabauda e alle pareti i ritratti di tante star internazionali che qui hanno transitato.

Fu proprio qui che, nel 1935 ha debuttato per la prima volta a Torino il grande jazzista Louis Amstrong, ultimo concerto che tenne in Italia, prima dell’entrata in vigore delle leggi razziali.

Fabrizio Tesse è classe 1978, milanese di nascita ma ligure di origini, ha mosso i primi passi al Ristorante Cafè Groppi, e agli stellati dell’epoca La Conchiglia e ai Balzi Rossi. Si è formato alla scuola di Villa Crespi, come sous chef di Antonino Cannavacciuolo per oltre 8 anni.

Carignano POP, via Carlo Alberto 35, Torino. Telefono: 011.51701711