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Zafferano del Monferrato: la storia de Il Filo Rosso

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Lo zafferano del Monferrato è il prodotto scelto da Paolo Corda e Micaela Soldano per il loro ritorno alla terra. Il Filo Rosso è la loro azienda agricola, nata ufficialmente nel 2013 da un terreno di 1.000mq sito in Villafranca d’Asti.

La voglia di vivere una vita diversa ha portato questi due trentenni dall’ufficio alla zappa, tentando di recuperare uno dei tanti prodotti storici del Piemonte agricolo.

Li potete incontrare in uno dei tanti mercati di Campagna Amica, l’iniziativa di Coldiretti che porta la campagna in città. Qui anche il link al loro shop online.

Quando è iniziata la vostra attività?

La nostra attività è iniziata ufficialmente a gennaio 2013, ma prima di aprire l’azienda agricola abbiamo fatto 4 anni di prove e sperimentazioni.

Quanto misurava il vostro primo campo? Vi siete allargati?

Il nostro primo campo ufficiale misurava circa 1000 mq e ad oggi abbiamo praticamente triplicato la superficie. Non penso ci espanderemo oltre per non inficiare la qualità dello zafferano.

Perchè la vostra mission è stata risportare in commercio lo zafferano del Monferrato?

In una delle svariate ricerche fatte sullo zafferano ci siamo imbattuti in un antico trattato storico del XV sec. che narra della coltivazione dello zafferano in Piemonte e più nello specifico dello zafferano nel Monferrato. Con in mano questo testo, io e mio marito, ci siamo guardati e abbiamo detto “lo riportiamo qui, a casa nostra”.

Il Piemonte è riconosciuto per molte delle sue eccellenze alimentari, la nostra mission è far diventare lo zafferano un prodotto tipico piemontese. Ci vorrà del tempo, ma siamo tenaci.

Quali sono le differenze rispetto ad altri zafferani?

La qualità dello zafferano italiano è riconosciuta in tutto il mondo. Le tecniche con il quale viene coltivato e trasformato, fanno si che la spezia mantenga inalterata tutte le sue qualità organolettiche. A partire dalla raccolta del fiore a bocciolo chiuso, passando per il diserbo manuale senza pesticidi, fino ad arrivare alla rotazione del terreno. Tante piccole ma importanti cose che rendono lo zafferano italiano il miglior zafferano del mondo.

Oggi la vostra distribuzione si concentra solo su Campagna Amica?

Siamo molto presenti sui mercati di Campagna Amica perchè crediamo molto nei valori che questi mercati trasmettono, la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e la spinta di connessione tra la campagna e la città per accorciare le distanze tra gli agricoltori e i consumatori. Facciamo poi anche altre fiere e manifestazioni, oltre ovviamente alla vendita online dei nostri prodotti sul nostro sito.

Zafferano del Monferrato

Quali sono i tre consigli che vi sentite di dare a giovani che si avvicinano alla terra?

Sicuramente di avvicinarsi a questo mondo fantastico, che fare l’agricoltore non è più visto come un lavoro denigrante, ma di alto valore e di grandi competenze. Ma attenzione di farlo solo se veramente trasportati dalla voglia di fare questo mestiere, non di sicuro per ripiego.

Un altro consiglio è quello di non abbattersi se all’inizio possono riscontrare delle difficoltà, ma di andare avanti. Oggi il problema più grande per un giovane è quello di riuscire a trovare della terra da coltivare. Sembra assurdo ma molti terreno vengono lasciati incolti piuttosto che dati in conduzione o venduti.

In ultimo, trasformate il vostro sogno o la vostra passione nel vostro lavoro, solo cosi troverete la forza di lavorare contro ogni avversità e sempre con il sorriso sulle labbra.

Quali sono le vostre prospettive di crescita? E in questo vi possono aiutare il digitale e i social?

Speriamo di crescere ancora, mi piace sempre definirci ancora in start up, stiamo puntando uno sguardo all’estero dove il prodotto made in Italy viene sempre apprezzato e riconosciuto.

Crediamo fortemente che l’era digitale sia di grande aiuto per lo sviluppo del nostro business, cosi come i social che stanno diventando sempre più un mezzo di connessione rapido e capillare con tantissime persone. Ci vuole tempo e competenze per riuscire in questa impresa, ma siamo due giovani tenaci, sono sicura che ce la faremo.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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