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L’Europa approva il disciplinare del Vermouth di Torino

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A due anni dalla pubblicazione in Italia, la Commissione Europea ha terminato la valutazione del fascicolo tecnico dell’Indicazione Geografica “Vermut di Torino / Vermouth di Torino”.

Il Vermouth di Torino supera l’esame di Bruxelles: il fascicolo tecnico che tutela l’Indicazione Geografica del “Vermuth di Torino / Vermouth di Torino” ha, infatti, concluso in questi giorni l’iter tecnico con parere favorevole da parte della Commissione Europea.

Nei prossimi mesi, quindi, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il disciplinare avrà piena applicazione e tutelerà lo storico aperitivo torinese in tutti i Paesi Europei.

Il percorso, che ha condotto a questa importante tappa, è frutto di un’esigenza rilevata dai produttori di Vermouth per coprire un vuoto normativo, tutelando con un disciplinare moderno i produttori e, ancora di più, i consumatori dal rischio di imitazioni, salvaguardando la qualità del prodotto e la rinomanza storica della bevanda.

L’iter è durato circa vent’anni e ha trovato il suo primo compimento il 22 marzo 2017 quando il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha accolto la richiesta della Regione Piemonte e ha riconosciuto l’indicazione geografica “Vermouth di Torino / Vermut di Torino”, che ha portato alla nascita dell‘Istituto del Vermouth di Torino, l’associazione costituita da 18 produttori che valorizza, promuove ed eleva la qualità del prodotto.

Nell’aprile di quest’anno, poi, a ulteriore conferma di questa esigenza, è nato il Consorzio del Vermouth, che ha il compito di tutelare l’indicazione geografica del Vermouth di Torino.

«L’obiettivo di questo percorso – spiega Roberto Bava, Presidente dell’Istitutoera posizionare il Vermouth in cima alla piramide qualitativa, tutelandone anche gli aspetti di origine, dal campo di coltivazione delle erbe officinali fino all’imbottigliamento”.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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