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Luca Pescarmona: la Cantina non paga più la cucina

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A pochi giorni dalla pausa estiva abbiamo parlato con Luca Pescarmona, erede di quella Pescarmona Importatori che è azienda ormai storica e solida nel panorama del commercio alimentare alto di gamma.

Leggiamo dal sito: “nel lontano 1947 a Torino, Ennio Pescarmona fondava la PESCARMONA IMPORTATORI inizialmente specializzata nell’importazione di alimentazione solida dal Regno Unito per poi focalizzarsi una decina di anni dopo sull’importazione e distribuzione di champagne, vini provenienti da Francia, distillati e liquori di alta gamma.

In 60 anni di lavoro l’azienda entra a fare parte di diritto nelle più storiche Italiane nel campo dell’importazione e si sviluppata su tutto il territorio nazionale.

Attualmente i componenti della famiglia Luca, Paolo e Pietro gestiscono l’azienda spinti dall’ambizione di proseguire l’operato del fondatore ponendosi come obbiettivo principale e ragione di essere la selezione di prodotti vinicoli di grande prestigio internazionale in grado di soddisfare compiutamente le aspettative ed i gusti della clientela più raffinata ed esigente”.

Pescarmona: il mercato della ristorazione corre veloce

Quale vantaggio competitivo deve avere una realtà come la vostra per essere sostenibile sul mercato?

Occorre dare un’attività di servizio con agevolazioni e quotazioni competitive da offrire alla nostra clientela e poter diversificare l’ordine su 20 marchi prestigiosi e credibili anche per quantitativi sostenibili.

Dal vostro punto di osservazione, com’è cambiata la ristorazione italiana negli ultimi anni?

Esistono delle realtà importanti consolidate e nuove attività meritevoli di interesse da parte del consumatore.  

Purtroppo si vedono un minor numero di bottiglie sui tavoli di vino rispetto al passato ma questa situazione  si evidenzia per una politica molto sostenuta nell’applicare i margini di ricarico: il famoso orientamento “la cantina finanzia la cucina”.

Chi applica un concetto di morigeratezza nei prezzi è ancora favorito e beneficia di consumi interessanti.

Le nuove tecnologie, come impattano sul vostro lavoro?

Il mercato corre più veloce rispetto alla flessibilità e alla velocità dell’impresa che fatti salvi certi mondi multinazionali che investono e comprano materialmente l’affezione della clientela, internet invaso da offerte web ha contribuito in maniera importante alla frammentazione del mercato “tradizionale” e dei suoi prezzi.

Quale processo di selezione attuate prima di decidere di importare un prodotto?

Importiamo e distribuiamo una ventina di marchi che rappresentano il core-business di un importatore con prodotti più tradizionali ( Champagne Duval-Leroy, vini alsaziani Trimbach, Borgogna Domaine de La Vougeraie) e prodotti più di tendenza e moderni richiesti dai giovani (gin –N°0- , vermouth Anselmo, birre artigianali di Brasserie du Mont Blanc ).

Il nostro obiettivo al momento della scelta di un prodotto è quello di aggiungere un tassello che diversifichi la nostra offerta ma che allo stesso tempo sia un prodotto di “nicchia” e di qualità eccelsa che non per forza significa un prodotto inarrivabile per le” tasche di molti”.

Come nasce la specializzazione sul mondo dello Champagne francese? E l’uscita di Taittinger cambierà la vostra strategia?

Siamo Champagnisti dal 1956, quando mio padre Ennio  con la Pescarmona Importatori decise di abbandonare l’importazione di alimentazione solida dal Regno Unito per concentrarsi sullo Champagne.

Fu allora che conobbe la famiglia Taittinger, della quale si conquistò il rispetto e la fiducia per oltre 60 anni. 

L’uscita di Champagne Taittinger è avvenuta per motivi di carattere tecnico-commerciale nel senso che abbiamo parzialmente perso il controllo del business per l’aggressività degli operatori parallelisti.

Grazie al nostro lavoro nel mercato italiano per oltre mezzo secolo ci si è presentata quasi subito l’occasione di conoscere e lavorare con la Maison Duval-Leroy e la sua splendida famiglia, Casa di proprietà famigliare e indipendente da 6 generazioni che si posiziona tra le prime 10 Case di champagne per qualità della produzione e prestigio. 

E’ l’azienda più importante della Côte des Blancs dove vengono prodotti i vini più eleganti e fini della Champagne ed guidata dalla “femme de champagne” Madame Carol Duval-Leroy con i suoi tre figli Julien, Charles e Louis con attenzione costante al rispetto del terroir ed alla sua valorizzazione.

La Maison possiede 200 ettari di vigneti nel territorio dei grandi cru dello champagne e la sua produzione supera i 4 milioni di bottiglie l’anno, collabora con i sommeliers e gli chefs internazionali più importanti tra cui l’istituto dello chef stellato Paul Bocuse ( 3 stelle Michelin) ed è partner ufficiale della prestigiosa catena  Relais & Chateaux.

La gamma comprende il Brut Reserve, il Fleur de Champagne 1er Cru, il Rosé Prestige 1er Cru, il Blanc de Blancs vintage Grand Cru, e le cuvée più prestigiose Femme de Champagne Grand Cru  e Femme de Champagne Rosé de Saignée Grand Cru ispirate dalla stessa Carol Duval-Leroy.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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