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Hecho En Cuba: la Liquoristica italiana a Cuba

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Il locale torinese Affini e Anselmo Torino 1857 partecipano al progetto Italiano Hecho En Cuba per portare sull’isola caraibica le eccellenze liquoristiche piemontesi e sviluppare una filiera produttiva sul territorio.

Dalla 5TH Avenue al Varadero il passo può essere molto breve.

Dopo il Ristorante Manzo di New York, Anselmo Torino 1857 e il locale Affini sbarcano a Cuba.

Una nuova importante opportunità per far conoscere a livello internazionale le eccellenze liquoristiche italiane.

L’iniziativa Hecho En Cuba è promossa dall’agenzia AICEC.

Il progetto coinvolge aziende che guardano a Cuba sia come destinazione per proporre investimenti che per progetti di sostenibilità e cooperazione.

Tra queste anche Lavazza, che parteciperà in collaborazione con l’organizzazione Oxfam Italia.

Hecho En Cuba: obiettivi della missione

La missione “liquoristica” è composta da Davide Pinto – AD di Anselmo Torino 1857 e Affini – Michele Marzella – barman di Affini – e Giustino Ballato, esperto di liquori e vermouth.

La missione, in collaborazione con Camera di Commercio di Torino, prenderà il via con la partecipazione a FIHAV (Fiera dell’Havana), dal 30 ottobre al 3 novembre.

L’obiettivo di lungo periodo non è solo la promozione della tradizione liquoristica italiana, ma lo sviluppo di piccole produzioni direttamente sul territorio cubano.

Si aiuterà così la crescita dell’economia locale anche attraverso il coinvolgimento di filiere cubane, nel rispetto delle loro identità e dell’ambiente.

Un progetto che si svilupperà con la consulenza attiva italiana, attraverso la fornitura di materie prime di alta qualità e la proposta delle migliori ricette italiane.

Si usufruirà dell’ampia disponibilità di canna da zucchero e alcool presenti sull’isola caraibica.

Un’occasione per far incontrare la rinomata cockteleria cubana con la mixology torinese sempre più innovativa e internazionale.

“Dopo New York siamo stati ambasciatori della liquoristica italiana d’eccellenza in numerose occasioni, anche in un paese come Cuba che mai come adesso ha bisogno dell’aiuto esterno per aprirsi alle novità provenienti dal resto del mondo – spiega Davide Pintocrediamo molto in questo progetto e siamo convinti che, grazie alla nostra esperienza, unita alla creatività che da sempre rappresenta la popolazione cubana, potremo ottenere risultati molto importanti”.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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