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DOMORI, LA NOBILTA’ DEL CIOCCOLATO

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Protagonista dell’ultimo appuntamento di X_Food_Factor (sabato 16 marzo ore 17,30 ) presso il Circolo dei Lettori di Torino è l’azienda Domori.
Noi abbiamo fatto una veloce chiacchierata con Stefano Giubertoni.
“Domori non scende a compromessi con il cliente, è l’esaltazione del cacao nella sua forma più pura. E’ quindi un prodotto che non accontenta l’acquirente medio, ma che dà grandi soddisfazioni al degustatore”. Siete d’accordo con questa affermazione di un consumatore presa dalla Rete? Cosa vuol dire in parole semplici essere posizionati come “cioccolato da degustazione”?
Detta così, pur comprendendone il senso, suona un po’ elitista e quasi “classista” se mi passa il termine. Sembrerebbe quasi che vogliamo essere solo una marca per pochi eletti capaci di capirne il senso. 
Diciamo che noi non scendiamo a compromessi prima di tutto con noi stessi, con la materia prima e con gli standard qualitativi che ci siamo fissati fin dall’inizio della nostra avventura: solo grandi cacao aromatici, selezionati lavorando prima di tutto sul campo, lavorando sulla filiera e sublimati da un processo di lavorazione dolce, che preservi intatti tutti gli aromi naturali presenti a livello genetico e sviluppati già in piantagione, associandoli solo ad altri grandi ingredienti di eccellenza, moltissimi dei quali provenienti proprio dal nostro territorio. 
Ci rivolgiamo però a tutti, sia a chi per preparazione e abitudine ha già scoperto tutte le differenze tra i cioccolati provenienti da questa filosofia e quelli più commerciali presenti sul mercato, sia a chi non lo ha ancora fatto, guidandolo verso quello che per noi è il solo e vero cioccolato, un prodotto che probabilmente la stragrande maggioranza dei consumatori non ha mai sperimentato, ma dopo il quale non potrà più tornare indietro. E questa scoperta può certamente partire dai grandi crus o dai Criollo che provengono dalla nostra piantagione come per chi è già appassionato degustatore, ma il percorso che porta alla scoperta della qualità può anche partire da un gianduiotto o da un cremino, da un filetto di limone o d’arancio ricoperto di Arriba o da un nocciolato nel quale sono incastonate delle Nocciole Tonde Gentili delle Langhe, per poi portare piano piano il consumatore verso il cioccolato da degustazione, verso i crus, i criollo, i 100% e persino le fave tostate sgusciate, tutti prodotti che restano i best seller di Domori e la vera identità della marca.
Come avete deciso di comunicare al consumatore la vostra filiera garantita?
Cerchiamo di fare cultura del cacao, prima ancora che del cioccolato. Noi non lavoriamo cioccolato, per quanto questa affermazione possa sembrare scioccante. Noi lavoriamo cacao ed il nostro compito è spiegare al pubblico che solo conoscendo a fondo la propria materia prima, lavorando sul campo a fianco di chi coltiva questo sconosciuto frutto e adattando il processo di lavorazione alle esigenze della materia prima si può ottenere una qualità sublime. Questo è un lavoro lungo, non si fa comprando pagine pubblicitarie o facendo spot televisivi e neanche comprando spazi in distribuzione e sugli scaffali, ma girando l’Italia ed il mondo a fare degustazioni, serate, abbinamenti.
Oggi che Domori è anche un cioccolato per uso professionale, utilizzato dai più grandi cioccolatieri, pasticcieri e gelatieri mondiali, questa dimensione qualitativa arriva al consumatore in molti modi e non più solo assaggiando un nostro cru in tavoletta: la qualità di Domori oggi si trova anche nelle lussuose boutique dei grandi chocolatiers francesi e giapponesi, nei dolci dei migliori pasticcieri italiani guidati dal Team Massari o nei gelati dei grandi gelatieri italiani nel mondo o nei ristoranti stellati.

Diteci tre altre aziende cioccolatiere concorrenti che stima e perchè?.

Un buon concorrente fa bene al mercato, stimola all’innovazione, partecipa ad elevare il livello della competizione e la conoscenza che il consumatore può avere della qualità del prodotto che acquista. 
Certamente l’azienda con la quale nel mondo del cioccolato da degustazione ci confrontiamo è Amedei, ma Domori ormai spazia in molti altri campi del cioccolato di altissima qualità e si confronta di volta in volta con le eccellenze di ogni singolo segmento, proponendosi sempre come obiettivo quello di fare il miglior prodotto che si possa fare in qualsiasi campo del cioccolato essa operi.



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Dario Ujetto

Da adolescente senza computer a quasi quarantenne googleiano DOC. Ovvero: come passare dalla lettura del giornale cartaceo, alla scrittura di un blog in meno di un nano secondo. Ma mi occupo anche di marketing, cibo, libri e comunicazione.

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